Sono due gli avvenimenti che portano alla
ribalta del grande pubblico le montagne dello Stubai, in
Austria a pochi chilometri da Innsbruk: lo Stubai Cup di parapendio
in primavera e la kermesse di sci in autunno.
In comune hanno le spettacolari montagne
ammantate di neve, chi dall’alto e chi sopra. E anche quest’anno si è appena conclusa la kermesse sciistica, che
ha ormai raggiunto una dimensione internazionale, che in
qualche modo ha coinvolto tutti i paesi dell’arco alpino,
dov’è nato e si è diffuso lo sci moderno: l’Austria come
paese ospitante, la Francia come sede della direzione
tecnica, la Svizzera come ospite di un modello di scuola e
infine, ma non da ultima, l’Italia con il meglio di sé
stessa, la carica di entusiasmo di oltre 250 partecipanti di
ogni età, sesso, regione e capacità.
Sì perché in tutto questo la lingua
ufficiale è stata l’italiano, perché italiana è l’idea,
italiani i convenuti, italiani i maestri, italiani gli
ospiti, italiana l’organizzazione e persino in albergo c’era
almeno qualcuno del personale che parlava italiano.
1 centro congressi è stato il meeting-point
per tutte le 4 giornate
2 alberghi da 4 stelle e alcuni
appartamenti hanno dato riposo e ristoro a tutti i
partecipanti
4 le fantastiche giornate di sole, con una
neve perfetta, sono state il succo di questo incontro di sci
che ha messo a disposizione dei “comuni mortali” le
tecniche, i mezzi, le informazioni, l’esperienza che
normalmente vengono riservate solo agli atleti e agli
addetti ai lavori.
5 le ore giornaliere di sci no-stop, oltre
ai video, gli incontri, le conferenze e il tanto entusiasmo
che hanno permesso a tutti, ma proprio a tutti, mamme e
bambini compresi, di vivere il mondo dello sci a propria
misura, chi tra i pali e chi da turista della montagna ma,
tutti indistintamente, seguiti con la stessa attenzione che
normalmente viene riservata solo agli atleti, perché qui
tutti, per una volta, si sentono campioni delle proprie
possibilità.
Qui non ci sono gare e non ci sono
cronometri, qui l’unica sfida che si affronta è con sé
stessi, con le proprie capacità, potersi migliorare nella
certezza di sapere tutto quel che c’è da sapere.
Per fare questo si sono dati appuntamento
decine di maestri, allenatori nazionali, selezionatori,
professionisti dello sci e persino campioni del mondo come
Giorgio Rocca; tutti con il solo scopo di mettere a
disposizione dei convenuti il loro sapere.
Un luogo e un momento dove magicamente
vengono annullate le distanze tra l’esperto e il profano,
il campione e il novizio.
Per noi è stata l’occasione per poter
migliorare ulteriormente la nostra organizzazione e
aumentare ancora di più la qualità dei corsi di sci che
proponiamo. Un’esperienza preziosa di consigli per cercare
sempre il meglio nella gestione dei gruppi. Una filosofia
dello sci sostenibile a misura delle famiglie.
Una full-immersion di divertimento e
convivialità, purtroppo è già finita, per fortuna non è
l’ultima.
Ilaria